Luglio, tempo di primi bilanci di un anno che dovrebbe essere all’insegna della ripartenza post-Covid per tutti.

Nel mio piccolo, avendo a che fare con piccole e medie aziende, professionisti, enti di formazione e scuole ho notato un grande fermento e ho incontrato persone che lavorano molto, che hanno in cantiere tanti progetti e che quindi hanno colto davvero l’opportunità di crescere e migliorarsi dalla crisi appena vissuta (e non ancora finita).

Sono pochi quelli che ho sentito lamentarsi della situazione, e ritengo che quelli che lo fanno forse non sono stati così audaci da sfruttare questo tempo per rinnovarsi, rimettersi in gioco, convertirsi a qualcosa di diverso, trovare nuove strade, forse perché ancorati a modelli e mentalità ormai superati, e che oppongono resistenza al mondo nuovo che si è prepotentemente affacciato all’orizzonte.

Ma il cambiamento è inevitabile: in ogni momento della nostra vita.

Ci siamo adattati tutti a qualcosa che prima non c’era, per quanto inizialmente sia stato difficile e pesante.

Penso:

• agli anziani che si trovano a fare i conti con un mondo sempre più digitale che a volte li esclude, ma che si sforzano di capire per non rimanere indietro.
• ai giovani che pur avendo imparato nuovi modi di socializzare, di fatto hanno subito un arresto nelle loro vite e nel loro apprendimento (vedi i risultati delle prove Invalsi, davvero deludenti), ma che non temono il nuovo, anzi lo cercano con avidità e sicuramente ne verranno fuori più forti di prima.
• a noi generazione di mezzo, che ci siamo destreggiati in qualcosa che non ci apparteneva totalmente e l’abbiamo fatto nostro. Che abbiamo rivoluzionato le nostre vite attorno ad un PC, ma cercando disperatamente di mantenere le nostre relazioni fuori, alla ricerca di nuovi equilibri.
• alla fatica che sento un po’ ovunque, e che viene fuori ogni volta che parlo con qualcuno, di un periodo troppo lungo di privazioni, di cambiamenti, di smottamenti veri e propri in quella routine a cui tutti ci attacchiamo quando non vogliamo pensare ai problemi.

E questa fatica richiede una vacanza!

Una pausa vera per ritrovare il tempo che ci è stato sottratto, il tempo per noi stessi, per le nostre famiglie, per i nostri desideri, per staccare la spina davvero (e non per finta) e rigenerarsi per la stagione autunnale certamente ancora ricca di incognite ma anche di vibranti novità.

Per questo oggi voglio congedarmi dai miei lettori per una meritata vacanza con la mia famiglia, dove non penserò ad altro che a divertirmi, rilassarmi, ispirarmi con i colori della natura e del mare, i suoni e gli odori di luoghi nuovi e distanti dove non ci sarà spazio che per i miei bisogni. E per tante piacevoli letture e risate, con un buon bicchiere di vino in mano. Il mio computer rimarrà buono buono a casa, e il mio cellulare sarà usato per foto, giochi e messaggi agli amici. Nient’altro.

Credo che sia doveroso nei confronti di me stessa e di chi mi vuole bene prendermi questo tempo, che sono certa mi darà una carica e un’energia per affrontare il rientro a settembre, con tanti nuovi progetti.

Vi preannuncio alcune delle novità che scoprirete dopo le ferie:

• Ripartirà una Poltrona per Due con nuove interviste ai professionisti (il mio prossimo intervistato sarà un video maker davvero molto bravo)

• È in corso il restyling del mio sito con new entries e un nuovo look!

• Parlerò sempre di più di innovazione sociale con gli amici di Bollino Etico Sociale

• E nuove collaborazioni davvero interessanti!

A questo punto non mi resta che augurare a tutti di staccare veramente la spina e godervi un po’ di tempo per voi stessi e per le vostre famiglie.

Non credo ci mancherà il lavoro, ma di sicuro al lavoro gioverà questa pausa!

Ci “vediamo” a settembre!

Mossa Vincente sarà in ferie dal 30 luglio al 30 agosto. Buone Vacanze!